Progetto In.tra. Metodologia di analisi dei dati <br> di Lucchese F., Cantiano A., Cuzzocrea G., Franquillo A.C., Guccione C., Berivi S., Grassi A.,  Casamassima S., Russello C., Caretti V.

Progetto In.tra. Metodologia di analisi dei dati
di Lucchese F., Cantiano A., Cuzzocrea G., Franquillo A.C., Guccione C., Berivi S., Grassi A., Casamassima S., Russello C., Caretti V.

Key words: psicoterapia e quantificazione, metodi statistici, integrazione metodi

Abstract: Vista la natura dei dati forniti dalle sperimentazioni, sono state adottate tipologie di analisi dei dati specifiche e orientate alla migliore identificazione dei fattori causali dei cambiamenti ottenuti nello svolgimento delle attività terapeutiche. Le attività specifiche si sono sviluppate seguendo le seguenti linee: a) valutazione generale dei dati e della loro natura; valutazione delle strategie più appropriate; valutazione quantitativa della fase iniziale, intermedia e finale del progetto; analisi statistica dei dati in modalità parametrica; analisi quantitativa dei trascritti relativi alla valutazione psicologica e ai percorsi di psicoterapia.

INTRODUZIONE

Obiettivo dell’analisi dei dati è quello di fornire un supporto quantitativo confermativo alle osservazioni che nel corso della terapia i clinici fanno e registrano. Una utile pratica è quella di concordare tra clinici e metodologi le modalità di osservazione, operazionalizzazione, registrazione e verifica di quanto osservato e trascritto. Queste costituiscono l’architettura fondamentale da dare al processo di analisi dei dati.

I 4 passi possono essere così rappresentati:

  1. Osservazione

Nell’osservazione va tenuto conto che potremmo essere presenti in diversi contesti. Osservazione comportamentale, nella quale codifichiamo quanto riusciamo a vedere con gli strumenti di base. Valutazione psicometrica, nella quale utilizziamo strumenti più complessi, quali test, questionarti, interviste strutturate. Valutazione psicofisiologia, nella quale con adeguata strumentazione riusciamo a “leggere” aspetti che altrimenti non potremmo registrare, quali le attività del sistema nervoso autonomo.

  1. Operazionalizzazione

Il processo che permette la trasformazione di una componete osservata in una variabile misurabile, quantificabile.

  1. Registrazione

Costituita dalle fasi di identificazione della natura dei dati raccolti e la implementazione di strutture informative adatte alla loro memorizzazione.

  1. Verifica

Necessaria per l’identificazione di dati non previsti nei range associati alle variabili identificate nella fase di operazionalizzazione.

Naturalmente tutto questo va costantemente condiviso tra operatori clinici e metodologi, così da poter garantire il percorso fondamentale per una corretta interpretazione generale che parte dal qualitativo, passa per il quantitativo (test, questionari, analisi statistiche), torna a una valutazione quantitativa, questa volta arricchita dalle osservazioni “certificate” dalla statistica.

Propedeutico e utile alla corretta osservazione e registrazione dei dati è stata la formazione agli operatori sulle fasi di inserimento dati, che ha permesso di fornire istruzioni precise sia per la registrazione dei dati e degli scoring utilizzati, sia per il formato dei resoconti e narrati da utilizzare congiuntamente.

FASI DELL’ANALISI DEI DATI

Valutazione generale dei dati e della loro natura

I processi terapeutici hanno fornito informazioni complementari, ma diverse nella loro natura. Sono state registrate osservazioni comportamentali, sulle caratteristiche di comunicazione e di resoconto delle esperienze, risultati quantitativi dei test psicometrici utilizzati, trasformazioni quantitative sui resoconti dei pazienti trascritti dalle psicoterapeute.

Valutazione delle strategie più appropriate

Il modello generale ha quindi considerato strumenti consolidati per lo scoring di test psicometrici strumenti per trasformazioni quantitative dei resoconti e dei narrati dei pazienti, azioni di codifica delle osservazioni effettuate consentendo di arrivare a una visione qualitativa “robusta”, arricchita da questi due punti di vista, metodologicamente integrati. Gli aspetti clinici osservati e considerati sono stati infatti intercettati da opportune operazionalizzazioni effettuate dalle componenti dei test psicometrici messi in campo. L’integrazione di diverse informazioni e la relativa ridondanza di alcune di loro hanno permesso di validare la congruenza e affidabilità delle osservazioni e registrazioni effettuate. Questa metodologia di osservazioni integrate è validata da numerosi studi sulla quantificazione dei dati comportamentali, consentendo l’eliminazione di errori dovuti alla sottovalutazione di falsi positivi e negativi, errori tipici che occorrono nelle valutazioni a “una direzione” usate nella codifica di informazioni sui processi clinici, Nei processi di verifica delle azioni terapeutiche questo costituisce un “antidoto” a operazionalizzazioni errate.

Valutazione quantitativa della fase iniziale, intermedia e finale del progetto

I dati raccolti sono stati memorizzati in fogli Excel, codificando opportunamente le informazioni; sono stati creati modelli adatti alle diverse analisi statistiche previste. Si è effettuata una divisione temporale, relativa alla fase iniziale (t0), costituita dai parametri dei pazienti prima del processo terapeutico, a una fase intermedia (t1) e al tempo relativo alla conclusione del processo terapeutico (t2). Per ognuna di queste fasi, quando esistenti, si sono implementate aree specifiche per la registrazione e successiva analisi statistica.

Le strutture informative utilizzate sono state progettate per l’immediato utilizzo dei software di analisi statistica (SPSS© e STATISTICA©).

Analisi statistica dei dati in modalità parametrica

Si è proceduto ad opportuna codifica sia dei parametri costituenti il corpo dei test utilizzati, sia delle fasi temporali di osservazione. A volte è stata misurata la differenza tra inizio e fine terapia, a volte è stato aggiunto un punto di riferimento, costituito dalla misurazione di medio termine (t1).

Vista la natura dei dati, e la numerosità delle misurazioni, si è deciso di utilizzare i seguenti processi di analisi:

per le valutazioni psicometriche relative agli aspetti relazionali e l’intercettazione di possibili aspetti psicopatologici, sono stati utilizzati il test t di student quando disponibili valutazioni su due punti temporali (inizio-fine terapia);

  1. l’analisi della varianza ANOVA per tre tempi distinti (inizio t0, medio termine t1, fine terapia t2).

Per entrambi è stato impostato e attivato un processo di verifica della significatività delle differenze nelle tre fasi, sia dal punto di vista qualitativo che da quello quantitativo.

Analisi quantitativa dei trascritti relativi alla valutazione psicologica e ai percorsi di psicoterapia

Per quanto riguarda la valutazione dei narrati, sono state messe in atto procedure computazionali per l’identificazione delle parole più frequenti, e relative misurazioni, mediante l’utilizzo di software (WordCloud) per la generazione di statistiche e rappresentazioni grafiche del contenuto dei narrati e delle osservazioni generati nella varie fasi del processo terapeutico

La metodologia adottata è stata quella, ormai condivisa dalla comunità scientifica, che permette l’estrazione di informazioni rilevanti dall’analisi delle trascrizioni dei resoconti clinici, dei narrati dei pazienti dei loro commenti e osservazioni. Una volta raccolti i testi, questi sono stati divisi per categoria e periodo, consentendo una analisi precisa delle componenti utilizzate.

Attraverso software specifici, il testo viene trattato e vengono estratte le frequenze dei vocaboli utilizzati. Successivamente, si procede alla valutazione di parole significative che possano rendere il vissuto dei pazienti, nei periodi osservazione considerati.

VISIONE GENERALE

In generale, le numerose misurazioni effettuate hanno permesso di applicare valutazioni statistiche coerenti e appropriate, nonostante la relativamente bassa numerosità dei casi analizzati.

Si nota chiaramente un effetto delle pratiche adottate, leggibili attraverso risultati che si avvicinano molto alla piena significatività statistica in molti casi e che in alcuni raggiungo l’alta significatività delle differenze tra le medie dei parametri utilizzati.

Considerando sia le valutazioni strettamente psicometriche, che quelle derivanti dalla quantificazioni dei narrati provenienti dalle sedute effettuate, si nota un miglioramento deciso delle condizioni dei pazienti. Il trend generale è positivo, con presenza di eventi migliorativi altamente significativi, e altri in via di raggiungimento della significatività, con valori assai prossimi al cut-off della p=0.05.

L’articolazione degli strumenti psicometrici adottati, quindi, e la loro integrazione sia nel modello teorico che nelle evidenze quantitative permettono di evidenziare gli aspetti positivi generali delle azioni terapeutiche messe in atto.

BIBLIOGRAFIA

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Pedon, A, Gnisci, A, (2016), Metodologia della Ricerca Psicologica, Il Mulino

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Pearson, K, (2004), The Grammar of Science. London: Walter Scott. Dover Publications

Fisher, RA, (1938), Statistical methods for research workers, Edinburgh, Oliver and Boyd

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